… ognuno di noi ha il dovere di fare la propria parte e, come ha detto Papa Francesco: “Ricordare è importante perché questa tragedia umana non si ripeta più».
Solo ad Auschwitz morirono un milione e mezzo di persone, in maggioranza ebrei e proprio il 27 gennaio di ben 72 anni fa i cancelli di quel campo di concentramento furono abbattuti dai soldati russi che mostrarono a tutto il mondo l’orrore ideato da Hitler e dai suoi gerarchi.
A memoria della shoah riporto qui di seguito la poesia scritta da Roberto Pellegrini, vincitrice del Premio Letterario “Il Corvione” – Sezione Poesia.
27 Gennaio
(giornata della memoria)
Avete tradito, ignorato
la nostra vita;
fatto scempio
delle nostre carni;
dei nostri corpi nudi
avete voluto mucchi
deformi
di vergogne e di sinistri
abbracci: grovigli pallidi
e consunti
di laceranti silenzi
dimenticati al sole
di nessuno,
o malamente nascosti
sotto un palmo di terra,
ben più misera
delle nostre misere colpe.
Ci avete dato in pasto
alle fiamme dell’ignoranza,
lasciando che il terrore
ci divorasse,
per sempre;
avete provato, goffamente,
a dimenticarci;
delle nostre idee, dei nostri cuori
e delle nostre poche
parole, avete gettato
al vento le ceneri,
rubandoci la voce.
Ma il nostro grido
di dolore e perdono,
quello,
non avete potuto,
né mai potrete,
renderlo vano. Esso
vi urlerà in eterno,
attendendo una risposta,
a quella domanda:
perché…, perchè…, perchè…?
E le nostre anime
brilleranno per sempre libere,
accanto a voi,
in un ricordo,
finalmente libero,
di pace.