“Bisogna rifare dieci volte, cento volte lo stesso soggetto.
Niente, in arte, deve sembrare dovuto al caso” – E. Degas
Edgard Degas, nacque a Parigi nel 1834, da padre italiano (il suo cognome era De Gas), in una famiglia borghese; questo gli permise di seguire studi classici e contemporaneamente di coltivare la sua inclinazione artistica.
Aveva un carattere piuttosto duro e raccontava di se stesso: “Ero o sembravo duro come tutti, per una specie di impulso alla brutalità che mi veniva dal mio dubitare e dal mio cattivo umore. Mi sentivo così fatto male, così sprovveduto, così fiacco, mentre mi pareva che i miei calcoli d’arte fossero così giusti. Tenevo il broncio a tutti e anche a me stesso“.
Proprio il suo carattere lo induceva a condurre una vita solitaria e spesso rimaneva chiuso nel suo studio a sperimentare nuove tecniche pittoriche.
Degas amava rappresentare ciò che lo circondava, cogliendone gli aspetti più poetici e, prendendo spunto dalla fotografia che proprio in quel periodo si faceva strada, cercava di trasferire sulla tela, in modo meticoloso, anche i dettagli più difficili da cogliere e dipingendo prospettive particolarissime, tanto da far risultare le suo opere come se fossero delle istantanee fotografiche.
Si avvicinò all’Impressionismo tramite Edouard Manet, ma tra tutti i pittori impressionisti fu quello che conservò un’originalità particolare, non dipingendo mai quadri con immagini evanescenti.
Viaggiò molto in Italia dove venne influenzato dalla pittura rinascimentale di Raffaello e Botticelli.
La sua pittura è fatta di immaginazione e di approfonditi studi sul movimento: “La pittura è innanzitutto un prodotto dell’immaginazione, non deve mai essere una copia. L’aria che si vede nei quadri non è respirabile” sosteneva il Maestro.
Morì nella capitale francese, quasi completamente cieco, nel 1917.
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Che spettacolo la leggerezza che riesce a trasmettere l’opera delle ballerine, davvero un gran Maestro!
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