Le odalische sono frutto di una felice nostalgia, di un sogno bello, vivo, e di un’esperienza vissuta quasi nell’estasi dei giorni e delle notti, in un’atmosfera incantata
Negli anni venti Matisse, quasi volersi prendere una pausa dalla continua ricerca pittorica, svolta negli anni precedenti. Piccole “alcove” coloratissime vengono create nel suo studio. Matisse ritrae quasi sempre le modelle nude o vestite all’orientale. Uno dei più degni di nota è forse “Figure décorative sur fond ornamental”, il quale sembra quasi scolpito nel legno. Riccamente decorato in ogni minimo particolare, dal vaso in ceramica bianco e azzurro, al tappeto ornamentale sul quale poggia elegante, il piede della modella. Uno specchio veneziano appeso alla parete, dietro le spalle della modella, che si confonde con la tappezzeria dai motivi floreali. Siamo nel 1925
Sui nudi ci tornerà in futuro, 10 anni più tardi con “Grand Nu couché”, dove si inaugura una nuova era per il lavoro dell’artista francese, caratterizzata dal desiderio di restituire una sensazione di monumentalità alle sue opere, nonostante le ridotte dimensioni dei supporti scelti. Nel caso di quest’opera in particolare, si tratta di una tela di circa 65×90 cm, oggi conservata presso il The Baltimore Museum of Art, situato a Baltimora.