Castello di Himeji
Sicuramente uno dei più belli del Giappone, la sua struttura candida ed elegante ricorda la forma di un uccello che sta prendendo il volo, ciò gli ha permesso di fregiarsi dell’appellativo di Castello dell’Airone Bianco.
E’ riuscito a sfuggire ad incendi, terremoti ed ai bombardamenti della guerra e per la sua bellezza è stato scelto come set del film di 007 “You Only Live Twice” interpretato da Sean Connery.
Essendo uno dei rari esempi di castello originale in Giappone è stato classificato Patrimonio dell’Umanità dall’Unesco.
Castello di Matsumoto
Uno dei castelli monumentali giapponesi, chiamato anche, per via delle sue mura nere e per le tettoie che sembrano ali: Castello del Corvo.
L’area del castello si estende per circa 39 ettari e al suo interno è possibile trovare il donjon, la residenza principale del daimyo, numerose stanze dove conservare armi, munizioni e vari oggetti importanti e una biblioteca. Da segnalare che al suo interno c’erano anche le stanze riservate ai samurai personali del daimyo.
Il donjon è composto da una torre di sei piani, anticamente il secondo piano veniva utilizzato come alloggio per i soldati, mentre il terzo era privo di finestre per nascondersi dai nemici in caso di guerra.
Castello di Kumamoto
Il Castello, insieme ai due precedenti citati, è tra i principali castelli giapponesi.
Le sue origini risalgono al 1467 e alle sue prime fortificazioni ne vennero aggiunte altre nel 1496, poi nel 1588 per essere completato nel 1610, in totale il complesso possedeva ben 49 torri.
Nel 1877 il castello venne assediato e molte parti vennero distrutte dalle fiamme che risparmiarono solo 13 edifici, nel 1960 la fortezza fu nuovamente ricostruita con il cemento e nel corso degli anni successivi il castello è stato sottoposto a numerosi restauri che hanno portato alla ricostruzione di quegli edifici esistenti originalmente.
Peccato che il terremoto del 14 aprile 2016 danneggiò di nuovo la struttura del castello e molte sue parte andarono di nuovo distrutte.
Molto caratteristiche le sue sporgenze in legno così realizzate a difesa del castello, in tonalità nera con rifiniture bianche e il suo muro ricurvo in pietra.