Dicono che fosse una stella.
Una stella – pare – che aveva avuto dal destino il compito di vagare per il cielo lungo una immensa via.
Ma sempre così succede: anche se la strada che abbiamo davanti è vasta e infinita, ogni tanto ci viene il desiderio di cambiare, di provare a voltare a destra o a sinistra, per qualche sentiero traverso…
La stellina desiderò scendere sulla terra. Ci vedeva sempre ombre cupe, scintillio d’acque e di nevi, veli rosei di nebbia…
Una notte mentre nessuno badava a lei, cambiò strada e giù, a capofitto, descrivendo nella cupa notte una scia luminosa. Andò a battere contro una roccia e vi restò infitta.
Subito cominciò a nevicare. Il nevischio batteva contro le sue punte, turbinava intorno a lei.
La stellina si spense e si racchiuse in sé tremando.
Quando il maltempo cessò, un nuovo fiore splendette contro il sole delle Alpi.
Eccolo lassù, sull’ultima cima, che guarda con nostalgia a quel cielo lontano e dondola il capo.
No, no; non ti raggiungerò più, mai più…
Gli uomini che salgono sulle vette la desiderano, ma è difficile arrivare sino a lei.
Ci arriverà il più bravo, il più tenace.
Quando l’avrà tra le mani, gli parrà di aver rubato una stella al cielo lontano.
bella questa storia su edelweiss
"Mi piace""Mi piace"