Mi capita spesso, specialmente quando il cielo è limpido e la volta celeste offre uno spettacolo mozzafiato (…ed assolutamente gratuito), di “rimbalzare” col pensiero su quel poco che ricordo circa la nascita dell’Universo e, quindi, anche del nostro meraviglioso mondo… E mi viene sempre in mente la celeberrima teoria del “Big Bang”: chi non è mai sentito parlare?
Beh, rinfreschiamoci la memoria…: il Big Bang (in inglese “Grande Scoppio”) è un modello cosmologico basato sull’idea che l’universo iniziò a espandersi a velocità elevatissima in un tempo finito nel passato a partire da una condizione di curvatura, temperatura e densità estreme e che questo processo continui tuttora.
Per dirla con le parole di P.J.E. Peebles: “L’essenza della teoria del Big Bang sta nel fatto che l’Universo si sta espandendo e raffreddando. Lei noterà che non ho detto nulla riguardo a una “esplosione”. La teoria del Big Bang descrive come il nostro universo evolve, non come esso iniziò”.
La Mitologia Cinese sostiene una propria tesi (alquanto suggestiva), sull’argomento, che mira, in particolare, a spiegare come, in un tempo lontanissimo, furono separati il cielo e la terra, sul nostro pianeta…
State a sentire.
Secondo la leggenda, all’inizio cielo e terra non erano separati. L’universo era come un grande uovo caotico e buio all’interno, senza che si potesse distinguere fra sopra e sotto e nord, sud, est ed ovest. Ed ecco che nell’ uovo nacque un grande eroe, ossia Pan Gu, che separò cielo e terra.
Pan Gu si formò nell’uovo per 18 mila anni e alla fine si svegliò. Aperti gli occhi, vide solo oscurità e sentì un gran caldo, al punto da non poter respirare. Volle alzarsi, ma non ci riuscì, perché il guscio dell’ uovo gli pressava il corpo. Neanche, stendendo braccia e gambe, riuscì a liberarsi. Furioso, impugnò un’ascia che aveva con sè dalla nascita e la alzò, ed ecco che un gran fragore il grande uovo si spaccò improvvisamente: le materie leggere al suo interno salirono formando il cielo e quelle pesanti discesero a formare la terra.
Pan Gu fu molto felice di aver separato cielo e terra, ma per timore che si riunissero di nuovo, si mise a tenere alto il cielo col capo, premendo la terra coi piedi, dando prova dei suoi poteri magici. Crebbe allora di 3 metri al giorno, e così pure il cielo, mentre la terra si ispessiva di altrettanto. Così trascorsero 18 mila anni. Pan Gu nel frattempo era diventato un gigante fra cielo e terra, alto 45 mila km. Così dopo decine di millenni, finalmente cielo e terra si stabilizzarono, senza più riunirsi e Pan Gu potè finalmente riposarsi. Tuttavia, sfinito a morte, non ebbe più l’energia di sostenersi, ed il suo corpo gigantesco crollò a terra.
Al momento della morte, nel suo corpo avvennero enormi cambiamenti: il suo occhio sinistro diventò il sole rosso e l’occhio destro la luna d’ argento, il suo ultimo respiro originò nuvole e vento, l’ultima parola il tuono, i capelli e la barba le stelle brillanti, la testa, le mani e i piedi le quattro direzioni e gli alti monti, il sangue i fiumi e i laghi ed i vasi sanguigni le strade, mentre i muscoli si trasformarono in terra fertile, i peli in fiori e alberi, le ossa e i denti in oro, argento, bronzo, ferro, giada e pietre preziose ed il sudore in pioggia e rugiada.
Così nasceva il mondo…
Una bella leggenda…..anch’io rimbalzo letteralmente col pensiero quando vedo e guardo il cielo….se poi c’è lo spettacolo della luna, resto incantata⭐⭐⭐⭐⭐
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…hai proprio ragione. E forse dovremmo porci di fronte allo spettacolo della Natura, come se ci mettessimo davanti allo specchio…
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suggestiva teoria che in qualche modo è simile al big bang.
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