Gustav Klimt, notissimo artista della Vienna secessionista, incontrò la moda quando si legò sentimentalmente ad Emile Floge, proprietaria di un atelier d’alta moda della città.
Questo legame d’amore si trasformò ben presto un vero e proprio sodalizio fra l’artista e la designer, cioè tra arte e moda.
Klimt si trovò spesso a disegnare stoffe ed abiti che la Floge poi realizzava nel suo laboratorio. Essi avevano una nuova idea della moda e nelle loro realizzazioni abolirono completamente tutti i capi che risultavano costrittivi e proposero abiti semplici e comodi.
Klimt stesso amava indossare, quando lavorava e quando si godeva le ore di relax, un’ampia tunica e gli abiti da lui disegnati prevedevano linee morbide e decorativismi geometrici, tutto in netto contrasto con la moda in voga a quell’epoca.
La moda è una forma d’arte, come più volte affermato, ma non solo… l’arte intesa come pittura è stata spesso musa ispiratrice di molti stilisti nella realizzazione delle collezioni.
Per esempio, riferendoci a Gustav Klimt, abbiamo visto nel 2008, John Galliano – allora direttore creativo della maison Dior, proporre:
Nel 2011, Aquilano Rimondi, portare in passerella
e per finire, L’Wren Scott presentare, nel 2013
Insomma, un grande Maestro come Gustav Klimt si fa spesso ricordare e, seppur i tempi e le mode cambiano, l’arte continua a parlare il linguaggio delle emozioni ed a farsi protagonista… anche sulle passerelle.