“Quando un aquilone ci sfugge dalle mani,
è perché siamo stati maldestri nel “trattenerlo…”
by Roberto Pellegrini
Se l’aquilone è il nostro destino, allora i fili di esso stanno nelle nostre mani ed è indispensabile imparare a muoverli per far volare e librare il nostro aquilone.
Come spesso accade ci si può sbagliare, mancare l’occasione e lasciarci sfuggire l’opportunità, ma da quell’esperienza si può imparare, correggere gli sbagli e ricominciare a correre di nuovo cercando di far decollare il nostro aquilone.
Non sempre è facile, i fili si aggrovigliano e gli ostacoli si susseguono, ma non per questo si deve desistere, anzi, tutta la nostra caparbietà deve scendere in campo.
Se pensiamo alla nostra vita ci accorgiamo che è un susseguirsi di scelte che, ovviamente implicano delle responsabilità, ma questo non deve bloccare il nostro desiderio di far volare l’aquilone; in fondo, la vita è come una palestra, quindi per imparare sicuramente si deve sbagliare.
Tutto sommato credo che sia indispensabile lasciarsi anche un po’ guidare dalle proprie sensazioni, accantonando la razionalità, a volte, l’istinto, che è parte del nostro essere, può essere un buon alleato e soprattutto, dovremmo cercare di accantonare la paura di sbagliare e di far precipitare di nuovo il nostro aquilone.
Imprescindibile è anche cercare di annientare le influenze esterne e scegliere sempre una strategia da soli, magari andando contro il parere di tutti, se l’aquilone non volerà saremo comunque sereni di aver scelto ascoltando il nostro cuore e nessun altro.
Coraggio! E’ solo una questione di esercizio: facciamo le nostre scelte, restiamo coerenti e cerchiamo, strada facendo, di muovere i fili dell’aquilone sfruttando il vento giusto, guai lasciarsi prendere dalla frustrazione.