Chi avrebbe detto che un semplice accessorio per cingere la testa avesse una così lunga e meravigliosa storia sulle spalle?
Ebbene sì, nelle forme più disparate, impreziosite da perle e gemme o semplici che fossero, le fasce per i capelli comparvero tantissimo tempo fa.
Nell’antica Grecia una ghirlanda di alloro veniva posta sulla testa dei vincitori delle competizioni sportive e dei concorsi di scrittura, guadagnandosi così un posto nella storia sulle teste di tutti coloro che si laureano o vincono premi come il Nobel.
Incontriamo headband nel medioevo, nel rinascimento, nel periodo edoardiano ed arriviamo ai ruggenti anni ’20 quando le donne ballavano il charleston indossando fasce ornate da perle e piume.
Proprio in quel periodo Paul Poiret introduceva la moda orientale e ovviamente anche i turbanti guarniti di perline e paillettes che divennero un punto fermo nell’abbigliamento femminile.
Finanche un’atleta del calibro di Suzanne Lenghen (campionessa di tennis) era solita indossare, durante i suoi incontri, una fascia nei capelli diffondendone l’uso.
Qualche decennio dopo, con l’entrata in guerra degli Stati Uniti, mentre gli uomini si trovavano al fronte, le donne si occupavano di produrre munizioni nelle fabbriche. Esse, chiamate Women Ordnance Workers, si distinguevano perché indossavano sulle loro teste delle sciarpe rosse a protezione dei capelli, sciarpe soprannominate WOW.
Ricorderete tutti il poster a sostegno bellico di J. Howard Miller raffigurante una donna forte che mostra i muscoli, indossa il WOW ed afferma “We Can Do It!”.
Finita la guerra, fu Hollywood a tener alto l’uso della fascia per capelli, ricordiamo le foto di Brigitte Bardot, Audrey Hepburn e Grace Kelly che indossano con sofisticata disinvoltura le loro bandeau.
Insomma, possiamo proprio dire che questo accessorio ne ha viste di tutti i colori e tutt’ora spesso accompagna i look delle donne.