
Eccone un altro: penserà qualcuno… E come dargli torto?
In effetti, perché negarlo?: si tratta di una domanda a dir poco usurata; proposta e riproposta, fino a consumarsi sul filo delle labbra, in tutte le epoche, in tutte le lingue del mondo, a tutte le latitudini. Insomma: una domanda “evergreen”!
Ma alla quale, pare non sia stata ancora fornita la risposta.

E il motivo?
Ci sono domande, probabilmente, che “sopravvivono” a se stesse “schivando” le risposte: trovare, cioè, la spiegazione esatta a certi interrogativi equivarrebbe a rompere un incantesimo; sarebbe come rendere tutto così dannatamente “chiaro”, “raggiungibile”, acquisibile al dettaglio, come sul banco dell’ortofrutta.
“Di tanto in tanto è bene fare una pausa nella nostra ricerca della felicità ed essere semplicemente felici.” – Guillame Apollinaire
Esistono dubbi, o “curiosità esistenziali”, che sono molto di più che questo: finiscono per costituire, nella vita di ciascuno di noi, una sorta di “faro guida”, una vera e propria “strada maestra”, che cerchiamo di seguire (o “in-seguire”…), fino a prova contraria.

Cosa sia la felicità, è un interrogativo che, più o meno consapevolmente, ci poniamo tutti, prima o poi…
Resta da capire (e non è un dettaglio da poco…), se ci poniamo questa domanda quando ci pare di essere felici, oppure, al contrario, quando, stanchi di cercarla, cominciamo a dubitare della “felicità” e della sua stessa esistenza…
Per questo, forse, la vera domanda non dovrebbe essere: “Cos’è la felicità…?”, bensì: “Quando è la felicità…?”

Ai posteri l’ardua sentenza…!
Bella domanda… Il quando…
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Un post molto interessante che invita alla riflessione…
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