Parlare di Arte è sempre più che un piacere: lo trovo “rigenerante”…
Ma che cosa costituisce l’Arte? E cosa cerchiamo in essa?

Nell’Arte si concentra tutto ciò che la nostra anima è in grado di “generare” e, al contempo, tutto ciò di cui essa ha bisogno.
Il ciclo espressivo dell’Arte si compie, probabilmente, attraverso ed in virtù dell’interazione e dell’attività di due “poli”: un polo “attivo”, potremmo dire, ed un polo “ricevente”, o “fecondo”.
Il polo “attivo” è forte del “lavoro” dei cosiddetti “creativi”, degli Artisti puri, come ci piace definirli; di quegli individui, cioè, capaci di tradurre in “concreto” (Opera d’Arte), grazie ad una viva genialità, gli stimoli emozionali percepiti da quella meravigliosa “antenna” che amiamo chiamare “sensibilità”, che tiene in contatto costante mente e cuore…

Ed è proprio dalla “sensibilità”, che prende spunto l’attività del polo “ricevente” costituito, in realtà, da tutti noi, “destinatari” del messaggio dell’Arte.
Quella realizzata dal polo “ricevente”, in fondo, è una sorta di “caccia al tesoro”, il cui terreno d’azione è costituito proprio dall’Opera d’Arte e da tutto ciò che graviti attorno ad essa…
Il creativo, a livello conscio o no, non svela “tutto”, con immediatezza, nel suo lavoro: sta a noi scoprirlo, oltrepassando le barriere dell’ovvio, passo dopo passo, in un percorso di reciproca “curiosità”, che non avrà mai fine.