Caterina Crepax è figlia d’arte, suo padre Guido era il noto disegnatore di fumetti, creatore della mitica Valentina. Da lui Caterina eredita la passione per il disegno, ma soprattutto l’abilità manuale e la fantasia nel trasformare un semplice foglio di carta bianca in una fantastica costruzione tridimensionale.

Sin dalla più tenera età porta in sé il germe della creatività e si può senz’altro affermare che il suo rapporto con la carta è un indissolubile filo che l’ha accompagnata dall’infanzia ad oggi.

Particolarmente attenta al riciclo ed al riutilizzo dei materiali cartacei di uso comune (scontrini, tabulati, avanzi di lavoro delle tipografie…) Caterina ama il gioco della metamorfosi, della trasformazione in qualcosa si prezioso: tagli, pieghe, arricciature, plissettature, sbuffi e intarsi o piegature a rilievo che ripetute all’infinito diventano ricche superfici, strutture complesse, creazioni sospese tra l’arte, il fashion design e la pura fantasia..

La tecnica di realizzazione è incredibilmente “semplice”, nessuna macchina, nessuna colla speciale, nessun ago, solo fantasia, manualità e… poesia.

Ispirandosi a tutto ciò che è piccolo, insolito, quasi dimenticato: fiori, foglie, piccole piante, ma anche pesci, animali, conchiglie, insetti, sassi o ancora microrganismi, armata di forbici, colla vinilica e fil di ferro, la Crepax crea le sue affascinanti e suggestive opere tridimensionali, che si collocano a metà tra scultura ed effimero; opere impalpabili e delicatissime, in grado di regalare momenti di poesia.
