L’amore è certamente la migliore forma di “unione”, che l’universo contempli: un incastro perfetto, una millimetrica corrispondenza, una sovrapposizione inspiegabile. Quando amiamo tutto di noi va a completarsi (e a compensare…), fino quasi a fondersi in un’unica “essenza”, nelle caratteristiche del nostro partner.

Il prodigio dell’amore è proprio questo: una “camaleontica” adattabilità dell’anima, che consente di superare ogni asperità, in nome del forte desiderio di voler stare insieme.
Sembra banale ricordarlo, ma è proprio così: la scelta del partner non è mai a senso unico: scegliamo chi amare, è vero, ma nel contempo siamo a nostra volta scelti. Ed è a quel punto che le nostre anime iniziano la “danza”, che le porterà a conoscersi per comprendersi, in un abbraccio che, si spera, potrà rendere inutili le “offese” del tempo.

Capirsi ed unirsi è un tutt’uno, in questa danza delle anime, che si muove secondo la melodia della sincerità, mostrando tutto di sé senza pudore, per trasformare due “crisalidi” in un’unica splendida farfalla.
Perché è possibile ingannare la ragione, in amore, ma non l’anima, che non ha bisogno di occhi per “vedere”…
by Roberto Pellegrini