Un signore anziano, in sella alla sua bici, decide di lanciarsi sull’attraversamento pedonale dedicato, col semaforo ancora rosso, ma un automobilista, intento a svoltare, lo evita per un pelo, devastandogli i timpani a furor di claxon, ed invitandolo, con inequivocabile gestualità, a raggiungere quel tal paese…

Il ciclista chiede scusa e si ferma, ma non desiste e ci riprova (scherzi dell’afa, penso io…), buttandosi ancora all’attacco, finendo, questa volta, con il fondo schiena sull’asfalto (ma grazie al cielo indenne), e con la bici praticamente da buttare.

Spesso ci capita di sentirci totalmente “padroni” della situazione e pronti per sfidare la buona sorte, spingendoci al limite ultimo delle nostre possibilità, nel lodevole intento di perseguire un nostro obiettivo. Dimenticando, però, che la sorte non riconosce affetti; non reagisce ai sentimenti; non si perde in simpatie…

E quando ciò accade, siamo così accecati dalla foga, da non accorgerci, snobbandoli, dei chiari segnali che dovrebbero indurci a decelerare un po’, per recuperare la giusta prospettiva…
Perché se è vero che il successo non arride ai pusillanimi, non è certamente falso che chi troppo vuole… : con quel che segue.
Quello della bici mi è successo di recente, io ero l’auto però… è un nell’insegnamento
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