“Non aspirare a una vita senza problemi. Una vita comoda dà come risultato una mente asfittica e pigra. Un antico maestro una volta disse: accetta di buon grado le ansietà e le difficoltà della vita.”
Gli Undici Detti di Kyong Ho

La vita è un imprevedibile fluire di alternanze degli opposti. Ed in questo consiste il segreto del vivere in armonia con sé stessi e con il mondo.
Cercare la luce, significa accettare anche il buio; cercare la ricchezza, significa conoscere la povertà; cercare il successo, significa essere pronti all’insuccesso; cercare il bene, significa conoscere il male.

L’accostamento degli opposti crea il “dislivello” che consente alla vita di scorrere; di fluire attraverso le esperienze che, di volta in volta, l’esistenza ci porta ad affrontare; dislivello senza il quale la nostra vita finirebbe per ristagnare.
Conoscere e fare propria questa verità conduce alla serenità dello spirito; per contro, ostinarsi nel negarne l’evidenza costituisce il primo passo verso la “non-serenità” e quindi verso l’infelicità.

Accettare la paura, del resto, vuol dire liberarsi dalla sua morsa, perché proprio affrontando le difficoltà, capaci di mettere a nudo i nostri limiti, riusciremo a conoscere noi stessi (il famoso γνῶθι σαυτόν, gnōthi sautón dei Greci), per chi veramente siamo.
Molto vero, molto affascinante, molto aderente alla vita vissuta nella pratica e non solo per sentito dire.
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