Brillarina e il Bambino Gesù
Quella notte la stellina Brillarina scorrazzava con le sue compagne di gioco, nell’immenso cielo nero dei misteriosi abissi siderali, che lei ben conosceva. E, per dirla tutta, si stava proprio divertendo un sacco, quando, all’improvviso, la sua attenzione venne catturata da un suono piuttosto insolito, per lei del tutto sconosciuto.
Ora: il lettore sorriderà, nell’apprendere che, in realtà quel suono misterioso non fosse altro che il tenero vagito di un bambino appena nato. Ma il lettore, dovrà pur comprendere che la nostra Brillarina, giovane stella cometa degli infiniti spazi, non era affatto abituata a “suoni” simili, dal momento che, nascendo, le stelle come lei non vagivano, ma si accendevano subito di una luce vivissima…
Decisa a scoprire cosa mai fosse quel “suono”, Brillarina abbandonò il gruppo delle sue compagne e puntò in basso, verso un pianeta azzurro, dal quale pareva provenisse.
E infatti non si sbagliava: quel vagito era proprio quello di un Bambino appena venuto al mondo, in una fredda stalla, circondata dalle tenebre…
Brillarina si commosse, nel vedere quell’esserino così indifeso e fragile, che piangeva, forse impaurito dal buio che lo circondava. Decise, allora, di fermarsi lì: sul tetto di quella misera stalla, illuminandola con calore e rendendola, così, visibile da molto lontano.
E fu così che grazie a lei, nel giro di poche ore migliaia di persone, in viaggio da molto lontano, riuscirono a giungere presso quella piccola stalla, per rendere omaggio al Bambino Gesù…
