Questo Natale, forzatamente sotto tono, inevitabilmente privato della sua esplosiva voglia di spensieratezza, questo Natale, dicevo, ce lo siamo già messi alla spalle.
E meglio così, forse. Perché, in realtà, più o meno consapevolmente, abbiamo già iniziato il conto alla rovescia per il prossimo, dannatamente convinti che, quello che verrà, sarà di nuovo un Natale felice, anzi: di più, dal momento che potremo godere, ne siamo certi, della piena consapevolezza di aver chiuso con zone “multicolor”, coprifuoco, parenti sì/parenti no e con tutta quella ridda di limitazioni, insomma, che nell’encomiabile sforzo di sbarrare le porte al virus, hanno finito per chiuderci in “gabbia”.

E ce ne dovremo ricordare, di qui a un anno, perché avremo da festeggiare, oltre al nuovo, anche un po’ la “memoria” del “Natale che non fu”, nel tentativo di recuperarne, sia pur tardivamente, il riscatto…
E adesso, sotto con il Capodanno: festa dai significati marcatamente più prosaici, questo è chiaro, ma per antonomasia sinonimo di irrefrenabile desiderio di dare un calcio alle angustie, ai vecchi problemi e a tutto ciò che ci abbia fatto soffrire, nel corso di questo assurdo, patetico, crudele 2020. E di calci, questa volta, ne dovremo distribuire parecchi…

Sarà un brindisi dal valore catartico, liberatorio, come un fiducioso tendere la mano all’anno nuovo, perché ci tiri fuori dai guai, il più in fretta possibile… Per questo sarà anche un brindisi sincero, profondo, che accomunerà ogni Paese del mondo…

Perché, in fondo, stiamo tutti aspettando lo stesso “futuro”…
e già quest’anno il Capodanno sarà un vero atto liberatorio se pensiamo a tutte le tragedie che questo 2020 ci ha portato. Speriamo bene! 😉
Bella l’immagine dell’albero di Natale, un’atmosfera molto intima e accogliente…
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Tanti auguri di buone Feste e felice anno nuovo 🎉😃
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Grazie mille
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