La pubblicazione del MANIFESTO DEL FUTURISMO di Filippo Tommaso Marinetti su "Le Figaro" di Parigi il 20 febbraio 1920 segna ufficialmente la nascita del primo movimento artistico d'avanguardia organizzato. Inizialmente scuola letteraria, il futurismo investe per gradi tutti i campi dell'arte, sfociando anche aldilà dell'estetica nella politica. Sono passati quasi 100 anni dalla sua fondazione, che in passatto ha fatto discutere tanto, proprio alla linga distanza mostra di avere dei meriti indiscutibili. Non solo ha riportafo alla luce l'arte italiana dopo un lungo oblio, ma ha preparato il terreno alle correnti novecentesche.
I caratteri di questa rivoluzione permanente prendono corpo nel corso del tempo. Ai valori della vecchia cultura dominata dal primato della religione, il futurismo contrappone l'intuizione lo slancio vitale e creatore, l'enigma primordiale.
Il futurismo si basa sulla constatazione che le scoperte scientifiche hanno trasformato la sensibilità umana con diverse forme di comunicazione, trasporto e informazione, nate dal progresso tecnologico (telegrafo, telefono, grammofono, treno, bicicletta, motocicletta, automobile, il transatlantico, il dirigibile, l'aereo, il cinema e il grande quotidiano) producendo un nuovo senso di mondo.
I mass media possono amplificare unevento e talvolta addirittura crearlo, anche per questo motivo i i contenuti dei proclami futuristi sono cosi strillanti.
Ben si comprende come il futurismo abbia avuto un'eco immediato sui giornali umoristici, fornendo spunti a quelle parodie che hanno contribuito a rendere famigliare questo movimento d'avanguardia.
È NATO IL FUTURISMO